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martedì 10 ottobre 2017

IL CONFLITTO



Più passa il tempo più ci si deve convincere che le malattie come siamo soliti pensarle non esistono.

Esiste una sorta di conflitto che prende origine da un comportamento discordante fra vita vissuta e legge naturale.

La consapevolezza della colpa genera la paura della pena.

Man mano che la paura della pena si fa strada nel nostro vivere quotidiano, si sviluppa nella coscienza la sembianza di un mondo parallelo a quello esistente che paralizza la nostra naturale capacità di controllo degli eventi.


Nel momento in cui l’uomo vive la propria vita fuori delle regole primordiali, perde le certezze che lo legano alla vita ed inizia un percorso di distruzione per la mancanza di riferimenti sicuri a cui affidare la propria esistenza.


Dapprima prende forma..
un malessere generale nell'io interiore e in seguito, se non c’è pentimento, si sviluppa la malattia vera e propria.


Il nostro organismo materiale sottoposto a tensioni spirituali non riesce più a sviluppare un regolare processo di trasmutazione dell’energia libera, causa di ciò si sviluppa un processo irritativo delle cellule che perdono la capacità di comunicare l’una con l’altra interrompendo il meccanismo d’indivisibilità, condizione imprescindibili per una vita sana.


Il conflitto causa un rallentamento o un ristagno del naturale fluire dell’energia all'interno del corpo materiale il quale non essendo più correttamente alimentato si ammala di malattie degenerative.


Si può affermare che la malattia organica ha un’origine strettamente spirituale, si assesta in un organismo vivente solo quando la mente non riesce più a comunicare con l’immateriale, chi non ha una consapevole convinzione delle sue origini è come un orfano che vive la propria esistenza in terra straniera. 

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