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venerdì 22 settembre 2017

La salute


La salute è un bene comune  e in quanto tale va ricercata, difesa e protetta indistintamente da tutti. Il rispetto per la salute delle generazioni di oggi, oltre a rendere la vita serena e gioiosa, garantisce alle generazioni future una maggiore coesione naturale con la vita.
L’uomo oltre al dono della vita ha ricevuto la grazia della libertà, libertà incondizionata, senza limiti: “il libero arbitrio”.
La salute o la malattia dipendono dalla capacità dell’uomo di gestire la propria libertà.
Il pericolo più grave della vita degli essere umani è proprio quello di non saper, di non voler o di non poter gestire la propria libertà nel rispetto dei principi imposti dalla creazione. Per godere delle grandi meraviglie che la vita ci offre bisogna rispettare senza condizioni ciò che la vita ci chiede di fare. La grandezza della libertà ci permette, ma non ci autorizza, di trasgredire le leggi della vita; nel momento in cui le trasgrediamo dobbiamo sapere che le conseguenze sono inevitabili.
Tuttavia, la vita non ci abbandona e nel momento in cui ci accorgiamo di sbagliare e rientriamo nella logica della vita tutto ritornerà a funzionare nel migliore dei modi.
La salute è una condizione della vita, un dono che..
fa parte del progetto della stessa vita, della bellezza e del piacere di esistere; la malattia è una nostra libera scelta, ciò che viene fatto fuori dal principio organizzativo che la vita si è dato è sempre negativo e, in quanto tale, causa di sofferenza.
Nel mondo di oggi dove tutto diventa tecnologico, anche la salute si avvia verso un tecnicismo sempre più radicale. Le medicine badano più all’aspetto materiale della vita dell’uomo piuttosto che alla sua interiorità, in questo modo si costruisce una salute artificiale che non dona certamente libertà al soggetto umano.
Basti pensare alla logica dei trapianti d’organo, come si può pensare che sia una buona pratica se per trapiantare un organo in un soggetto ammalato bisogna sperare che ne muoia uno sano? Se poi riflettiamo sul fatto che per trapiantare un organo si spendono cifre altissime che potrebbero bastare per sfamare migliaia di persone che nel mondo muoiono di fame, si capisce che la pratica del trapianto è solo un modo molto plateale per fare medicina ma che in sostanza non porta a nessun beneficio sociale. Per le malattie invalidanti il nostro ordinamento sanitario non fa quasi nulla per evitare che avvengano, si aspetta la malattia per poi avere la soddisfazione e non la certezza di poterla curare.
Si aggrediscono le malattie con interventi terapeutici violenti che per la maggior parte delle volte non sono giustificati, la medicalizzazione per forza, ai tempi nostri, è una pratica molto seguita, nasce da una cultura meccanicistica d’intendere la vita e da una scienza che bada solamente all’aspetto materiale della vita degli esseri umani.
La maggior parte delle malattie che colpiscono l’essere umano guariscono o potrebbero guarire da sole, troppo spesso si ignora che la forza che vivifica l’essere umano è di per sé una medicina, anzi  si può dire che è l’unica vera medicina, questa affermazione anche se apparentemente potrebbe sembrare pesante, ha un fondo di verità, bisogna solo comprendere il significato.
Un esempio molto significativo che spiega la possibile guarigione delle malattie mediante la forza interiore, lo possiamo fare partendo dall’omeopatia, questa disciplina medica utilizza rimedi che al loro interno non contengono la ben che minima traccia di principio attivo , eppure l’omeopatia ha prodotto un’infinità di guarigioni, talvolta aiutando malati abbandonati dalla stessa medicina ufficiale. Questo paradosso mette in crisi molti esperti della diverse scuole di pensiero medico creando divergenze di intolleranza scientifica molto pesanti.
La forza energetica che vivifica e che rende manifesta la vita dell’essere umano è la soluzione dei nostri problemi di malattia, basta imparare ad utilizzarla nel migliore dei modi.

Pace e bene a tutti noi

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