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domenica 27 agosto 2017

Racconti d'Africa

29 maggio 2017

Il paradigma che sostiene la convinzione che siano i virus o i batteri causa di malattia, andrebbe quanto meno rivisto.

Se fosse vero che sono i virus o i batteri sono la prima causa di malattia le 12 vaccinazioni proposte per l'obbligatorietà sono ancora troppo poche.

Io avevo un carissimo amico con il quale ho vissuto esperienze di vita importantissime, quasi come un fratello, fervido sostenitore del programma vaccinale, morto di meningite nonostante si sia regolarmente vaccinato.

Un'infezione da meningococco di ti C se le portato via in meno di 24 ore. Era un bravissimo medico che viveva la professione con grande serietà e profondo rispetto per gli ammalati e per le regole dettate dalla medicina.

E' stato per me un dolore indescrivibile, non credo per nessun motivo che il mio amico Mario sia morto per gli effetti collaterali del vaccino, credo invece sia morto perché il vaccino non garantisce nessuna protezione altrimenti non avrebbe dovuto morire.


Una esperienza africana vissuta con tanto entusiasmo

con il mio caro amico Mario in Alto Volta, ora Burkina Faso ex colonia Francese.

Il mio amico Mario convinto vaccinatore, praticava la profilassi anti morbillo, malattia molto grave in quelle zone, con molto entusiasmo. In ogni occasione dicevo a Mario prima di vaccinarli diamoli da mangiare, non vedi come sono conciati.

Per non sentirmelo dire tutte le volte aveva escogitato un piano. Un bel mattino mi disse: visto che i problemi sono tanti la gente che ha bisogno è tanta, andiamo tu da una parte e io dall'altra così possiamo aiutare molte più persone.

Credo ancora oggi che questo piano lo aveva pensato solo per non darmi dei dispiaceri.

Io per Mario avrei dato la vita, era buono, generoso, altruista fino all'impossibile, tuttavia molto testardo, non vedeva altra via oltre a quella dettata dalla scienza ufficiale. Per lui i vaccini erano l'unico modo per salvare la vita di quella povera gente. ha incominciato a riflettere solo quando i bambini vaccinati contro il morbillo si ammalavano lo stesso e nonostante le cure morivano quasi tutti; contrariamente a quelli non vaccinati che si ammalavano di morbillo si riusciva a salvarne una buona percentuale. Sicuramente dall'altra parte del mondo dove Mario riposa in pace, sostiene l'idea che i vaccini vanno fatti ma con molta cura solo a chi ne ha realmente bisogno. Il trattamento di gregge anche Mario lo considerava una bestialità.

I bambini africani sono come l'erba nel deserto, bastano due gocce d'acqua e fiorisce tutto; i bambini basta darli da mangiare per due giorni consecutivi e diventano creature meravigliose.

Il problema è che quello che non serve in africa è molto abbondante e quello che serve manca sempre. Il motivo: quello che non serve fa guadagnare molto, quello che serve fa guadagnare poco.

In africa se fai qualcosa di buono prima o poi te la fanno pagare, Mario ed io le galere africane le abbiamo misurate più di una volta. Più o meno quello che succede da noi. Da noi non ti sbattono in galera però ti radiano e così non puoi più lavorare.

Pace e bene a tutti noi.

Alla prossima.


Articolo ripreso dalla rubrica "L'angolo di Vigo" dell' Associazione Insieme

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